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IL CRISTO DEGLI ABISSI - Baia di San Fruttuoso
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La
storia del Cristo degli Abissi ha inizio nell'agosto
1947, quando Dario Gonzatti perse la vita nei fondali
del promontorio di Portofino, durante un'immersione
con l'autorespiratore ad ossigeno. Il suo amico e compagno
di immersione, Duilio Marcante, durante il funerale
si allontanò per andare a immergersi e a meditare
sott'acqua, dove ha potuto ripensare alle tante immersioni
compiute con Dario, favorito dalla quiete del mondo
sottomarino. Mentre pregava gli è venuta l'idea
che tanta pace poteva essere in qualche modo sfruttata,
creando un luogo adatto al raccoglimento e alla preghiera,
collocando una statua del Cristo in mare. |
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In pochi giorni l'idea cominciò a prendere
forma: entrato in contatto con l'armatore Dr. Giacomo
Costa si capì che il progetto era di interesse
assai più vasto, per il coinvolgimento di tutte
le persone che rischiano la vita sul mare, come i
pescatori, i marinai e i subacquei. Si formarono così
un comitato d'onore, con vari enti e personalità,
e un comitato esecutivo che comprendeva: l'Ansaldo,
la soc. di navigazione Italia; il prof. Luigi Ferraro,
il comando dei presidii militari e dell'Aeronautica.
Il Cardinale Siri informò anche il Papa Pio
XII il quale, non solo diede il benestare, ma volle
dare anche un simbolico contributo inviando un medaglione
con impressa la propria effige, che venne murato sul
basamento e dove si trova ancora oggi. Per la realizzazione
della statua si raccolse il bronzo da eliche di navi, tra cui quelle della
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Posizionamento del
Cristo degli Abissi - 1954
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U.S. Navy, e da frammenti provenienti da tutto il mondo,
da medaglie olimpiche a medaglie al valore. Conclusa
la raccolta, il metallo venne consegnato a Guido Galletti,
che diede forma a una statua alta 2,50 mt. con le braccia
protese verso l'alto in segno d'invocazione, con l'espressione
dolce del volto inclinato e il busto leggermente avvitato |
che conferisce al Cristo un leggero effetto
di movimento. La data inizialmente prescelta per la
posa fu il 22 agosto 1954. Tuttavia a causa delle pessime
condizioni del mare si fu costretti a rinviare la messa
in mare del Cristo al 29. In quel giorno intervennero
quattro navi della Marina Militare e altri mezzi nautici
tra cui la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, i
Carabinieri, la Capitaneria di Porto e i relativi corpi
specializzati sommozzatori. Presero parte alla manifestazione
anche molti sportivi e personaggi importanti come Egidio
Cressi, Lino Pellegrini e Luigi Ferraro. Da un pontone
da 100 tonnellate di portata, una gru con quattro cavi
d'acciaio fissati alla piattaforma calò nella
baia la statua del Cristo, che venne adagiata sul fondale
a 17 metri di profondità.
La sacra immagine che, in armonioso gesto di accogliente
abbraccio vuol richiamare la protezione divina su quanti
operano intrepidi nelle profondità marine, ha
preso il nome di "Cristo degli Abissi".
non solo benedice i nostri morti sul mare, ma guarderà
pure ai vivi.
di porre sotto la Protezione Divina
l'immenso continente abissale
che già l'uomo
si appresta a scoprire e ad usare per la grandezza della
civiltà futura.
la realizzazione è
stata possibile solo attraverso l'opera entusiasta e
disinteressata di un Artista e dei Tecnici
che
nel giorno 29 agosto 1954 con una cerimonia di
consegna simbolica al Comandante in capo del Dipartimento
M.M. dell'Alto Tirreno a nome e per conto dei Marinai
d'Italia e di quanti sul mare e dal mare comunque vissero
affinchè il "Cristo degli Abissi" con
la sua infinita bontà, voglia concedere loro
la sua Augusta "protezione".
Da quel giorno, per mezzo secolo, sono stati oltre 2
milioni i subacquei che si sono recati a pregare nella
baia di San Fruttuoso, davanti alla statua del Cristo.
Tra questi ricordiamo i profondisti Maiorca, Pipin,
Macula e Bandini; i campioni di pesca subacquea: Toschi,
Scarpati, Gasparri; i piloti di formula 1: De Cesaris
e Giacomelli. Vi furono anche alcuni matrimoni subacquei.
Oggi la pulitura della superficie della statua e dell'organizzazione
della festa annuale che si svolge a fine luglio è
affidata ai sommozzatori del Centro Subacqueo Mediterraneo
di Genova.
La cerimonia di fine luglio si svolge verso le 21.30
alla presenza di poche decine di sub: al suono delle
campane si spengono tutte le luci della Baia di San
Fruttuoso e inizia una doppia processione alla luce
delle torce. Una a piedi lungo un sentiero a lato della
baia, l'altra a nuoto dalla spiaggia al punto in cui
è situata la statua; lì alcuni subacquei,
immergendosi, raggiungono il Cristo e vi depongono una
corona di alloro. Dopo aver fatto ritorno alla spiaggia
viene celebrata la Santa Messa sulla battigia, viene
letta la preghiera al Cristo degli Abissi (sotto riportata)
e la serata si conclude con la messa in acqua dei lumini.
Nel 1993 Faustolo Rambelli, presidente della HDS Italia
(The
Historical Diving Society Italia), rinvenne in una
fonderia di Verona l'originale in gesso del Cristo degli
Abissi, da cui era stato ricavato lo stampo per la fusione,
e dal 1998, dopo una ristrutturazione, è visibile
al "Museo Nazionale delle Attività Subacquee"
di Ravenna. |
PREGHIERA AL CRISTO DEGLI
ABISSI
Gesù, sceso negli Abissi, Ti ringraziamo
di dare il conforto della tua presenza protettrice
a noi che, per il servizio del nostro prossimo
o per ardimento sportivo, viviamo ed osiamo
il mare.
Preservaci dalle insidie e dalle temerarietà
di chiedere troppo alle nostre fragili risorse
umane. Fa che nel pericolo ci sorregga il coraggio,
per la salvezza nostra e dei nostri fratelli.
Aiutaci a comprendere ed amare i nostri
simili, a rispettare le bellezze che nel mondo
sommerso ha posto la prodigalità del
Padre Tuo.
A coloro che nell'acqua avvolti si sono
addormentati, dona la pace eterna nel tuo fraterno
abbraccio.
Amen
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