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Indice degli argomenti

Introduzione
Immersioni in apnea
Immersioni con ARA
- Atrezzatura ARA
- Assemblaggio ARA
- Indossare l'ARA
- Smontare l'ARA
- Controllo Pre-immersione
- Entrare e uscire dall'acqua
- Manutenzione
Conoscere il nostro corpo
La pressione e i suoi effetti
Respirazione, consumi e autonomia
Il tempo di immersione
Gli incidenti
Atrezzatura ARA
Maschera

Deve essere comoda e permettere una facile compensazione. Nelle immersioni con ARA è conveniente avere una visuale più ampia possibile. Su alcuni modelli si possono applicare le lenti correttive.

Muta

Il calore del corpo umano in acqua si disperde ben 25 volte più velocemente che nell'aria. In acque tiepide lo scopo principale della muta è di proteggere dal sole e dall'ambiente. In questi casi possono essere di materiali come la lycra, il nylon o il polipropilene. Con le mute umide, realizzate in neoprene espanso, il corpo si bagna, ma l'acqua che entra nella muta ristagna e si scalda a contatto con il corpo e diminuisce la dispersione del calore. Tali mute vanno dai 2 ai 7 millimetri e sono disponibili nelle versioni a uno o due pezzi. Da tenere in forte considerazione è la vestibilità (non si devono creare pieghe) e l'aderenza sui polsi, caviglie e collo, per non permettere all'acqua di circolare. La muta umida è particolarmente indicata in acque con temperature comprese tra i 16°C e i 24°C, mentre il cappuccio è obbligatorio al di sotto dei 18°C. Per temperature inferiori è consigliabile la muta stagna, che offre una protezione completa, mantenendo il corpo asciutto. Hanno una frusta di collegamento con il primo stadio per l'immissione di aria che compensa l'aumento della pressione ed evita la collassazione della stessa sul subacqueo, che potrebbe sentirsi come pizzicato.

Pinne

Meglio se con cinghiolo, da indossare con i calzari, perché, oltre che tenere caldo, offrono una protezione contro eventuali urti.

GAV

Mentre le pinne devono essere usate per muoversi su piani paralleli alla superficie, il GAV ha lo scopo di controllare l'assetto verticale del subacqueo, mantenendolo in assetto neutro oppure permettendogli di scendere o risalire. Può anche essere gonfiato in superficie per galleggiare senza sprecare inutilmente energie. Esistono molti modelli, più o meno tecnici. Si differenziano a seconda di come l'aria viene distribuita attorno al corpo e di quanti litri d'aria può contenere. Alcuni modelli la distribuiscono uniformemente, alcuni la indirizzano sul fondo e sotto le braccia, mentre altri (detti a farfalla) indirizzano l'aria attorno alla schiena del subacqueo. Questi ultimi sono tipici dei gav tecnici, in quanto la loro sacca contiene mediamente più litri d'aria e quindi permette di scendere a profondità più elevate. Possono essere dotati di tasche per oggetti e eventualmente di altre per i pesi, che devono poter essere tolti rapidamente in caso di necessità. L'aumento della pressione, scendendo in profondità, diminuisce lo spessore della muta e quindi la sua galleggiabilità, mentre la spinta data dai pesi rimane costante. Tutti i giubbetti equilibratori sono dotati di un meccanismo di gonfiaggio, l'inflator, che permette di gonfiare il GAV sia a bocca che tramite l'apposito pulsante che apre la valvola della frusta di bassa pressione collegata alla bombola. Nel primo caso si deve premere il pulsante che apre il passaggio d'aria al GAV (lo stesso che si usa per sgonfiarlo) per poi soffiare nel boccaglio. Per lo sgonfiaggio ci sono due tecniche: la prima permette di rilasciare lentamente l'aria tramite il pulsante dell'inflator, la seconda rapidamente grazie alle valvole di scarico presenti nel GAV o semplicemente tirando il tubo del corrugato.

Bombola

Assieme all'erogatore, costituisce l'Auto Respiratore ad Aria (ARA). La bombola è un contenitore di metallo senza saldature in grado di contenere una grande quantità d'aria compressa in un volume relativamente piccolo. Si possono noleggiare in tutti i diving e nei centri di immersione. Il vantaggio di avere una bombola propria è di conoscerne bene le caratteristiche e il peso. Le più usate sono quelle da 10, 12, 15 e 18 litri. La pressione massima varia dai 200, 220, 250 atmosfere e il peso dai 13 ai 18 chilogrammi. Inoltre è da tenere presente che una bombola carica pesa mediamente dai 2 ai 5 Kg in più rispetto a quando è scarica, per cui verso la fine dell'immersione aumenterà la galleggiabilità. Sia le bombole in acciaio che quelle in alluminio sono soggette a corrosione. Le seconde, essendo più leggere, a fine immersione hanno assetto positivo, mentre quelle in acciaio mantengono assetto negativo durante tutta l'immersione. Esistono due tipi di rubinetterie: il modello K, più frequentemente usato, che richiede la presenza di un o-ring, guarnizione tra la rubinetteria e il primo stadio, e il modello DIN, che può lavorare a pressioni superiori ai 200 Bar. Esistono dei kit di conversione tra i due tipi. E' preferibile comunque avere le bombole con il doppio attacco, per tenere la fonte primaria di respirazione separata da quella di scorta. Le bombole devono soddisfare i requisiti standard richiesti dall'istituto di controllo. Devono essere marchiate con i seguenti dati: fabbricante e data, lotto, massima pressione, volume, peso e collaudo. Le bombole devono essere collaudate dopo 4 anni dall'acquisto e successivamente ogni 2 anni.

Erogatore

Il suo scopo è di fornire aria a pressione ambiente. Sono costituiti da due meccanismi: il primo stadio, che riduce la pressione, collegato con una frusta al secondo stadio, che si trova in bocca al subacqueo. Il primo stadio può essere a pistone o a membrana. Per immersioni profonde è consigliabile usare il primo stadio a membrana. E’ importante immergersi sempre con due erogatori. In caso di rottura, gli erogatori sono progettati in modo da lasciare passare l’aria in ogni caso e quindi, alla peggio, vanno in erogazione continua.

Coltello

Utile per districarsi da reti o lenze da pesca. Meglio se non troppo grosso. Da tenere all’interno del polpaccio.

Torcia

Per gustare appieno le pareti e i fondali in tutti i suoi colori durante un’immersione questo strumento è assolutamente indispensabile. La luce viene filtrata dall’acqua e, più si scende in profondità, più i colori, anche se vivaci, tendono a diventare di color blu scuro. Per questo le torce devono essere usate indipendentemente dal fatto che l’immersione sia in grotta o notturna. Dato il consumo energetico è preferibile comprare torce con batterie ricaricabili. Nell’uso, è da tenere presente anche che, spesso, le immersioni sono più lunghe dell’autonomia della torcia.

Manometro

Ci indica quanta aria abbiamo a disposizione. Consultarlo frequentemente durante l’immersione per non trovarsi all’improvviso senza aria o non avere abbastanza tempo per una risalita in curva. Viene collegato ad un’uscita ad alta pressione del primo stadio.

Profondimetro

Per rispettare il proprio piano di immersione è opportuno avere sempre presente a che profondità ci troviamo. Alcuni registrano la massima profondità raggiunta durante l’immersione.

Bussola

In mancanza di punti di riferimento o con scarsa visibilità può essere utile per ritornare al punto in cui si è entrati in acqua.

Computer

Ormai sempre più usato, il computer subacqueo è uno strumento estremamente utile per avere numerose informazioni in un unico apparecchio. Ci sono molti modelli, ognuno con diverse caratteristiche, ma tutti forniscono profondità, tempo di immersione, calcolano l’assorbimento di azoto e segnalano diversi errori del subacqueo, come una risalita troppo veloce. Alcuni offrono la possibilità di confrontare i dati o di scaricarli su un calcolatore esterno e vederne i grafici.

 
 
 

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